Passaporto europeo per cani e gatti
Cani, gatti e furetti che viaggiano nei paesi dell'Unione europea devono avere un Passaporto, rilasciato dalle Asl - fermo restando che l'animale possieda Microchip.
Il passaporto è necessario per tutelarsi dai rischi sanitari e deve contenere i dati anagrafici del proprietario dell'animale, oltre a dover certificare le vaccinazioni effettuate all'animale e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica.
Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della Rabbia.
24 ore prima della partenza il veterinario certificherà, apponendo un timbro sul passaporto, che l'animale è in condizioni di salute idonee al viaggio.
La Commissione Europea ha stabilito un modello di passaporto, in attuazione a oggi dei Regolamenti CE 576/2013 e 577/2013 e della Direttiva 2013/31/UE, le cui disposizioni sono applicate a partire dal 29 dicembre 2014 (il Reg. CEE n. 998 del 26 maggio 2003 era relativo alle condizioni di polizia sanitaria applicabili ai movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia, a modifica della Direttiva CE 92/65): le nuove norme comunitarie prevedono modifiche grafiche sul pet passport, modelli di documentazione similari e del medesimo formato, che possono essere utilizzati da Paesi terzi. Inoltre sono stati rivisitati i certificati sanitari inerenti le movimentazioni degli animali da compagnia.
Il Passaporto - PET PASSPORT - deve:
- avere un formato facilmente controllabile;
- includere informazioni dettagliate sullo stato sanitario degli animali e sui certificati di vaccinazione antirabbica;
- comprendere una sezione relativa agli esami clinici e alla legalizzazione, in modo che i passaporti possano essere utilizzati anche per i movimenti di questi animali al di fuori della Comunità Europea.